Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Napoli: un sogno ad occhi aperti

Napoli: un sogno ad occhi aperti

Un piccolo estratto che raccoglie la storia, le leggende e i miti che da sempre hanno caratterizzato la città di Napoli, che per un napoletano è un sogno ad occhi aperti.

Lettori, preparatevi ad un intenso viaggio alla scoperta del passato e della storia recente che si aggira attorno alla città di Partenope.

Napoli è una città situata nella regione Campania, che emerge tra l’imponente Vesuvio e il Golfo di Napoli.

Con circa 911,697 abitanti, è considerata una delle aree metropolitane più popolate d’Europa.

LA STORIA

Quella che ai nostri giorni viene definita “Napoli”, un tempo è stata teatro di un’alternarsi di comunità primitive e nomadi che hanno dato luogo a quello di cui oggi godiamo.

Dalle fonti storiche è emerso che la sua origine risale ai cumani dell’VIII secolo a.C.

Questa città era considerata una delle città più importanti della Magna Grecia.

Nell’VIII secolo, con il crollo dell’Impero romano, Napoli divenne un ducato autonomo in modo tale da prendere le distanze dall’Impero bizantino.

Nel XIII secolo fu capitale del Regno di Napoli ma grazie al periodo della Restaurazione fu la capitale del Regno delle Due Sicilie.

LA NASCITA DEL TERRITORIO NAPOLETANO

Da quello che la preistoria ci fornisce, le prime tracce di presenza umana hanno evidenziato una buona capacità di adattamento alle condizioni climatiche che caratterizzavano quella regione.

Queste comunità nomadi, per integrarsi e farsi spazio in questo territorio, costruirono i loro primi insediamenti in luoghi strategici.

Grazie alle testimonianze degli archeologi possiamo affermare che la zona che circondava la città fosse già occupata durante il periodo del Neolitico e nell’età del Bronzo da tribù che praticavano attività quali la caccia, l’agricoltura e l’allevamento.

NAPOLI E IL TURISMO

Napoli è una delle città scelte come meta da milioni di turisti tutto l’anno grazie alle buone condizioni climatiche: il clima che caratterizza questa città è di tipo mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati secche e calde; ma grazie anche alla ricchezza culturale e artistica che domina il paese.

La scelta del turista in direzione Napoli è legata alla storia che contraddistingue questa città: il suo patrimonio artistico, monumentale e culturale è il risultato della presenza di molteplici civiltà, popoli e culture che si sono susseguite nel corso dei secoli.

COSA VISITARE?

Ci sono tutta una serie di strutture e architetture che potrebbero suscitare interesse in un visitatore. Tra le architetture presenti a Napoli, possiamo fare una distinzione tra:

Le architetture religiose: ne sono un esempio la certosa di San Martino, tipica architettura barocca di un monastero cartusiano realizzato nel 1325: è composta da circa 100 sale, due chiese, tre chiostri, quattro cappelle e diversi giardini;

Il duomo di Napoli o detta anche cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, è la sede dell’arcidiocesi di Napoli; è considerato una delle più importanti chiese di Napoli sia per quanto riguarda l’arte, poiché condensa in sé sia caratteri del gotico del Trecento sia caratteri del neogotico ottocentesco, sia per quanto concerne l’aspetto culturale poiché ogni anno in esso avviene il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro.

Le architetture civili: grazie al clima che caratterizza Napoli, questo divenne con il tempo un luogo di villeggiatura, tanto da portare all’edificazione di centinaia di ville, dimore, palazzi nobiliari. Esempi di questo tipo di architettura sono il Palazzo Reale un edificio costruito nel 1600 e situato in piazza del Plebiscito; l’intera struttura comprende sia i giardini sia il teatro San Carlo; Reggia di Portici è una dimora storica voluta dal sovrano Carlo di Borbone per costruire il suo palazzo reale estivo; la Reggia di Capodimonte è un palazzo reale sito in Capodimonte che al tempo costituiva la residenza storica della famiglia reale Borbone; l’Obelisco dell’Immacolata è il terzo obelisco barocco più importante di Napoli; Galleria Umberto I è una galleria commerciale dedicata a Umberto I d’Italia e fu costruita tra il 1887 e il 1890.

Architetture militari: il susseguirsi delle varie dinastie ha fatto sì che emergessero possenti fortificazioni, tra le quali quella più antica è Castel dell’Ovo ubicata sul mare con l’obiettivo di difendere le coste cittadine, che insieme a Castel Nuovo sono ancora oggi la dimostrazione degli scontri che avvennero tra l’impero angioino, quello spagnolo e quello aragonese. Di seguito furono edificati il Maschio Angioino come residenza reale, oggi è considerato un castello medievale e rinascimentale, simbolo della città; Castel Sant’Elmo, anch’esso castello medievale con la funzione di museo, che grazie alla sua posizione proteggeva la città e infine il Castello del Carmine, fortezza della città volutamente posizionato nella parte meridionale della città come fortificazione difensiva. È una delle strutture realizzate più recentemente.

Durante il vicereame spagnolo furono costruiti il Castello di Nisida, a Nisida ed è stato realizzato da Don Pedro de Toledo come roccaforte per difendere la città, e il forte di Vigliena, è un monumento nazionale che si trova presso il quartiere di San Giovanni a Teduccio; durante il Regno delle Due Sicilie fu utilizzato per istruire le persone alla partica dell’artiglieria.

La Caserma Garibaldi è l’ultima fortificazione che venne a costituirsi, poiché con l’evoluzione tecnologica le fortificazioni e la costruzione di mura scomparvero progressivamente. Venne costruito con l’obiettivo di essere utilizzato come base militare.

SITI ARCHEOLOGICI

Le rovine presenti sul territorio napoletano sono soprattutto di origine romana; è possibile trovare resti di mercato come quello di San Lorenzo Maggiore, un’antica basilica monumentale e religiosa, aree termali come quella di Santa Chiara che risale a circa 2000 anni fa, acquedotti, passaggi sotterranei e reperti archeologici.

Quello che ci rimane del periodo romano, quindi testimonianze archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche, sono conservate e tutt’ora visitabili presso il parco archeologico di Posillipo. Grazie alla sua posizione geografica è considerato uno dei parchi più belli della città.

Tra i reperti che custodisce ci sono: la grotta di Seiano, il parco sommerso di Gaiola, la villa imperiale di Pausilypon, il Teatro dell’Odeon e il Palazzo degli Spiriti.

Interessante per gli amanti di questa città e fare un’escursione nella Napoli sotterranea. Si tratta di uno strato inferiore della città che la sorregge da circa 15000 anni. In questo spazio di storia è possibile ammirare i resti del teatro romani di Neapolis in cui si esibiva Nerone, quinto imperatore romano.

Questo spazio fu realizzato nel III secolo a.C. quando i Greci, per ricavare i blocchi di tufo, che gli avrebbero consentito di costruire le mura della loro Neapolis, aprirono le prime cave sotterranee.

AREE NATURALI

Grazie alle bellezze naturali di cui dispone Napoli è nato il famoso detto “vedi Napoli e poi muori”.

Ci sono una serie di aree verdi che offrono ai turisti e alla popolazione la possibilità di allontanarsi per qualche ora dalla caotica vita di città per immergersi nella natura, magari praticando anche qualche sport.

Queste oasi permettono di sradicare le persone dalla concezione che Napoli sia esclusivamente arte, cultura e caos ma che sia anche una città in cui è possibile rilassarsi e godersi il mondo senza internet.

Tra le oasi naturali abbiamo come esempio:

Il parco di Capodimonte, oltre ad offrire momenti di relax, spazi in cui fare pic-nic o in cui praticare sport, è anche uno spazio adito alla realizzazione di eventi culturali e teatro di concerti estivi;

La Villa Reale è uno dei giardini storici urbani realizzato da Carlo Vanvitelli; è tra i principali giardini di Napoli e ospita piante come pini, palme ed eucalipti;

Il parco Virgiliano, situato a Piedigrotta; qui secondo la tradizione è custodito il sepolcro di Virgilio. È il luogo ideale per ammirare la vegetazione mediterranea e approfittare della bellezza dei tramonti insieme alla vista del Golfo di Napoli, di Capri e del Vesuvio;

Il parco regionale dei Campi Flegrei, si caratterizza per la sua peculiare attività vulcanica di cui possiamo ammirare i vapori termali, le sorgenti d’acqua, le fumarole.

L’Orto Botanico, che prima di essere un centro di ricerca è principalmente un luogo che ospita una moltitudine di piante, a partire da piante medicinali fino ad arrivare a piante subtropicali.

Il Parco Sommerso di Gaiola, è un’area marina protetta che offre la possibilità non solo di godersi la bellezza di questo luogo ma anche di praticare attività come lo snorkeling o fare immersione per esplorare i meravigliosi fondali marini.

Un altro esempio di area marina protetta è Nisida.

Infine, è giusto ricordare, il Vesuvio, simbolo della città di Napoli, il cui parco è stato inserito dall’Unesco tra le riserve mondiali della biosfera.

LA LINGUA: IL NAPOLETANO

La lingua napoletana, diffusa poi a Napoli come dialetto napoletano, è una lingua proveniente dal gruppo italo-romanzo.

Come ogni lingua, anche il napoletano, è stata soggetta a prestiti e influenze di altre lingue derivanti dai popoli che si sono stanziati in Campania nel corso della storia.

La prima testimonianza scritta della lingua risale al 960 grazie al Placito di Capua.

Grazie ad Alfonso V d’Aragona il napoletano si affermò come lingua ufficiale della cancelleria del regno, prendendo persino il posto del latino, fino al 1501. Ma nel 1554 per volontà del cardinale Girolamo Seripando il napoletano fu sostituito definitivamente dal volgare toscano, cioè dall’italiano.

Nonostante nel tempo le lingue ufficiali rimasero il latino e l’italiano, il napoletano predominava nella comunicazione orale.

TRADIZIONE E FOLCLORE

I napoletani portano avanti con orgoglio una tradizione e una cultura che va avanti da secoli.

Sono molteplici i simboli, anche stereotipati, che ricordano Napoli: sicuramente la pizza; il Vesuvio; il corno che è simbolo della superstizione del popolo; uno dei simboli della cucina italiana è la mozzarella; la tombola che è il classico gioco di Natale; Pulcinella che è la famosa maschera teatrale.

Tra i riti religiosi che dominano questa cultura c’è la rituale rappresentazione del presepe come simbolo della natività; il miracolo di San Gennaro o il culto della Madonna dell’arco.

Per approfondire la tua conoscenza su Napoli, dai una occhiata al nostro ricco catalogo dedicato alla storia e alla cultura della città.

Martina Chianese

Leave a Reply