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Nikolai Vassilievic Gogol

Nikolai Vassilievic Gogol (Velyki Soročynci, 31 marzo 1809 – Mosca, 4 marzo 1852 è stato uno scrittore e drammaturgo russo. Gogol’ è considerato uno dei grandi della letteratura russa. Già maestro del realismo, si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, o di quella che è stata definita pošlost’ con uno stile visionario e fantastico tanto da essere definito da molti critici un precursore del realismo magico. Tra le opere più significative si ricordano i racconti Taras Bul’ba (1834) e Arabeschi (1835), la commedia L’ispettore generale (1836), la raccolta Racconti di Pietroburgo (1842) (in realtà cinque racconti accomunati dall’ambientazione nella capitale e nati dall’esperienza dell’autore in essa, ma soltanto successivamente riuniti in una raccolta dai critici) e il romanzo Le anime morte (1842). Gogol’ è considerato il più grande utilizzatore dello skaz, la riproduzione di una narrazione orale. Lui stesso ha creato una particolare forma di skaz con esclamazioni e giochi di parole.

Tarass Bulba – Il pastrano

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Tarass Bulba – Il pastrano
Nikolai Vassilievic Gogol
Narrativa, Classici
ISBN edizione digitale (ePub e Mobi): 9788833467634

Questo eBook comprende due opere celebri di Gogol.

In “Tarass Bulba” siamo nell’Ucraina del XVII secolo. La nazione è devastata dai tatari, governata dai polacchi e messa a ferro e fuoco dalle scorribande di cosacchi. Tra quest’ultimi emerge un condottiero, Tarass Bulba. Affiancato dai figli Andrej ed Ostap, assalterà la città di Dubno, ma Andrej, per amore di una polacca, tradirà i suoi, passando nelle schiere nemiche. In questa opera emergono le tematiche della duma, ossia del canto popolare ucraino, dell’eterna lotta fra cattolici e ortodossi, dell’autonomia dei cosacchi ed il codice di onore e di dedizione che lega gli abitanti tra loro.

Ne “Il pastrano”, invece, Gogol  irride i vari strati della società, rappresentandoli corrotti, viziosi e involontariamente ridicoli. Il brano ha poi dato spazio a numerose polemiche letterarie, in quanto molti hanno visto in esso una prima scintilla di quella che sarà la grande stagione della letteratura filantropica russa.

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