Durante il Lockdown, ho letto più del solito. In particolare, proprio nel periodo in cui abbiamo rischiato che, agli Esami di Stato, venisse eliminato il tema d’italiano a favore di un esercizio di comprensione del testo, ho apprezzato questa raccolta di saggi di due professori di psicologia americani. Ve ne propongo molto brevemente il contenuto,...
Streghe: la caccia non è mai finita
Le radici della fantascienza italiana
La straordinaria storia della fantascienza italiana raccontata in un breve articolo.
Rodolfo Valentino: Divo di nascita
Un sogno lungo cento anni
In una fredda sera di dicembre del 1924, mentre le luci di Parigi tremolavano timide sotto il cielo invernale, André Breton stava per scuotere il mondo. Davanti a lui, le pagine del primo Manifesto Surrealista, pronte a infrangere le catene della logica e a invocare il potere del sogno. Queste parole erano un grido di libertà, un ponte verso il meraviglioso, costruito sulle rovine di Dada e ispirato dagli spiriti ribelli di Lautréamont, Rimbaud e Freud. Breton sognava di un mondo dove l'arte sfidava le convenzioni, dove l'inconscio danzava libero dalle restrizioni borghesi. Era l'alba del Surrealismo, un movimento destinato a trasformare non solo l'arte ma l'essenza stessa dell'esistenza, insegnando che, nel sogno, giace il segreto per cambiare il mondo.